Separazioni conflittuali

Separarsi da una persona con tratti disturbati di personalità non è mai una semplice separazione. È un processo logorante, una vera e propria lotta per la sopravvivenza.

Chi si separa da un partner con tratti narcisistici o antisociali vive una realtà che pochi comprendono davvero. Le dinamiche di controllo e distorsione della verità si ripresentano anche dopo la fine della relazione, spesso amplificate dal contesto giudiziario.

È in questa fase che molte persone si ritrovano a dover dimostrare la realtà dell’abuso a professionisti che non hanno familiarità con i comportamenti tipici di personalità disfunzionali: l’apparente calma, il fascino, la capacità di mentire con convinzione e di ribaltare le responsabilità.

Spesso, chi ha subito violenza psicologica viene percepito come “instabile” o “non collaborativo” — proprio perché continua a reagire a dinamiche manipolative invisibili agli occhi esterni.

Il mio lavoro, in questi casi, consiste nell’accompagnare la persona in ogni fase del percorso di separazione, aiutandola a mantenere lucidità, centratura e coerenza.

L’obiettivo è duplice: proteggerla da nuove forme di abuso (anche istituzionale) e sostenerla nel processo di ricostruzione psicologica, affinché possa uscire dal legame senza esserne ulteriormente danneggiata.

Il percorso di supporto può includere:

● Preparazione e gestione psicologica degli incontri legali o con i consulenti tecnici

● Decodifica delle strategie manipolative e sviluppo di strategie di risposta efficaci

● Sostegno emotivo e stabilizzazione nei momenti di maggiore stress o provocazione

● Supporto alla genitorialità nei casi di alta conflittualità o alienazione genitoriale

● Collaborazione, ove necessario, con avvocati e professionisti del settore legale, per fornire una cornice clinico-psicologica alla complessità del caso.

Liberarsi dall'influenza profonda

Separarsi da una personalità disturbata non significa soltanto “lasciare” una relazione.

Significa liberarsi da una forma di influenza profonda, ridefinire i propri confini, e imparare a riconoscere e difendere la verità dei fatti, anche quando viene costantemente distorta.

Questo richiede tempo, guida e uno spazio sicuro in cui poter essere creduti e compresi.

Nel mio lavoro, offro proprio questo: uno spazio clinico e umano in cui è possibile rimettere ordine nel caos, riconoscere la realtà vissuta e trovare le risorse interiori per uscire dal conflitto con dignità, lucidità e protezione psicologica.