Prevenzione della vittimizzazione secondaria
Prevenzione della vittimizzazione secondaria nel sistema giudiziario
Affrontare un percorso legale dopo aver subito violenza non è solo un passo formale: per molte persone è un momento altamente critico, capace di riattivare il trauma, amplificare il senso di esposizione o generare nuove ferite.
Il sistema giudiziario — anche quando ben intenzionato — può diventare un luogo di ri-traumatizzazione, in cui la persona si sente nuovamente messa in dubbio, invalidata, distorta o colpevolizzata.
Il rischio è quello della vittimizzazione secondaria: una forma di danno psicologico che non deriva dall’abuso originario, ma dal modo in cui il racconto viene accolto, trattato o messo in discussione durante l’iter legale.
Cosa significa, concretamente, proteggersi da questa seconda ferita
Offro un accompagnamento clinico specializzato per aiutare chi sta affrontando un procedimento legale, o si prepara a farlo, a reggere l’impatto emotivo, difendere la propria narrazione e mantenere il contatto con la verità interna.
L’intervento può includere:
● Preparazione psicologica alla testimonianza
● Gestione del confronto con le figure istituzionali (avvocati, giudici, CTU)
● Rafforzamento dell’identità narrativa, cioè della capacità di raccontare la propria storia con coerenza, lucidità e radicamento emotivo, anche sotto stress
● Tutela dell’integrità psichica: riconoscere e neutralizzare dinamiche di colpevolizzazione, minimizzazione, distorsione o silenziamento
● Elaborazione delle ferite emotive legate all’esposizione forense, per evitare che il processo diventi un’esperienza traumatica
Uno spazio sicuro mentre tutto il resto è esposto
Questo tipo di supporto non riguarda solo la dimensione pratica. È, prima di tutto, uno spazio sicuro di contenimento, in cui la persona può restare in contatto con sé, con ciò che ha vissuto, e con la propria forza anche nei momenti più critici.
È un intervento pensato per chi ha deciso di esporsi, ma non vuole perdersi nel processo.
Per chi ha scelto di parlare, ma ha bisogno di sentirsi credibile, protetto, e saldo nel proprio racconto.
Prevenzione della vittimizzazione secondaria nel sistema giudiziario
Affrontare un percorso legale dopo aver subito violenza non è solo un passo formale: per molte persone è un momento altamente critico, capace di riattivare il trauma, amplificare il senso di esposizione o generare nuove ferite.
Affrontare un percorso legale dopo aver subito violenza non è solo un passo formale: per molte persone è un momento altamente critico, capace di riattivare il trauma, amplificare il senso di esposizione o generare nuove ferite.
● Preparazione psicologica alla testimonianza
● Gestione del confronto con le figure istituzionali (avvocati, giudici, CTU)
● Rafforzamento dell’identità narrativa, cioè della capacità di raccontare la propria storia con coerenza, lucidità e radicamento emotivo, anche sotto stress
● Tutela dell’integrità psichica: riconoscere e neutralizzare dinamiche di colpevolizzazione, minimizzazione, distorsione o silenziamento
● Elaborazione delle ferite emotive legate all’esposizione forense, per evitare che il processo diventi un’esperienza traumatica
Cosa significa, concretamente, proteggersi da questa seconda ferita
Offro un accompagnamento clinico specializzato per aiutare chi sta affrontando un procedimento legale, o si prepara a farlo, a reggere l’impatto emotivo, difendere la propria narrazione e mantenere il contatto con la verità interna.
Offro un accompagnamento clinico specializzato per aiutare chi sta affrontando un procedimento legale, o si prepara a farlo, a reggere l’impatto emotivo, difendere la propria narrazione e mantenere il contatto con la verità interna.
● Preparazione psicologica alla testimonianza, con esercizi di stabilizzazione emotiva, gestione dell’ansia anticipatoria, simulazione del confronto verbale
● Gestione del confronto con le figure istituzionali (avvocati, giudici, CTU), spesso vissute come minacciose o svalutanti, attraverso la ricostruzione del senso di sé e delle proprie ragioni
● Rafforzamento dell’identità narrativa, cioè della capacità di raccontare la propria storia con coerenza, lucidità e radicamento emotivo, anche sotto stress
● Tutela dell’integrità psichica: riconoscere e neutralizzare dinamiche di colpevolizzazione, minimizzazione, distorsione o silenziamento
● Elaborazione delle ferite emotive legate all’esposizione forense, per evitare che il processo diventi un’esperienza invalidante o frammentante
Uno spazio sicuro mentre tutto il resto è esposto
Questo tipo di supporto non riguarda solo la dimensione pratica. È, prima di tutto, uno spazio sicuro di contenimento, in cui la persona può restare in contatto con sé, con ciò che ha vissuto, e con la propria forza anche nei momenti più critici.
Questo tipo di supporto non riguarda solo la dimensione pratica. È, prima di tutto, uno spazio sicuro di contenimento, in cui la persona può restare in contatto con sé, con ciò che ha vissuto, e con la propria forza anche nei momenti più critici.
Per chi ha scelto di parlare, ma ha bisogno di sentirsi credibile, protetto, e saldo nel proprio racconto.